Il Cammino della Stregoneria, un itinerario pagano alle pendici dei Pirenei.
La mappa della stregoneria della Navarra traccia una linea dal comprensorio di Sangüesa e Lumbier fino ad Améscoa (a nord di Estella-Lizarra), con qualche sito isolato verso Viana e Bargota. L’itinerario della stregoneria si suddivide in quattro percorsi per seguire un ordine logico nella conoscenza dei principali scenari di questo fenomeno. Vi sono siti di grande bellezza immersi in un alone di mistero che invitano i visitatori a viaggiare al mondo enigmatico dell’oscurantismo, senza tuttavia trascurare la possibilità di scoprire anche le tradizioni gastronomiche e l’autenticità di un ambiente che ha saputo conservare la propria essenza.
Itinerario della stregoneria:
- Percorso 1. Le prime persecuzioni della stregoneria in Navarra: Valli di Roncal e Salazar e zona di Orreaga-Roncisvalle (Auritz/Burguete., Orreaga-Roncisvalle, Ochagavía, Burgui e Vidángoz).
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- Percorso 2. Frontiera, superstizione e stregoneria: Urdazubi/Urdax, Zugarramurdi, Baztán, Bertizarana, Cinco Villas (Zugarramurdi, Urdazubi-Urdax, Arraioz, Bera e Doneztebe-Santesteban).
- Percorso 3. Montagne e grotte, tra la mitologia e la stregoneria: Anocibar, le valli di Larraun e Araitz, Leitzaran (Anocíbar, Alli, Areso, Intza e Olagüe).
- Percorso 4. Maghi ad Estella-Lizarra: Zona di Estella-Lizarra (Bargota e Viana).
Il Borgo di Zagarramurdi
Nei Pirenei occidentali , superato Baztán e a poca distanza dalla frontiera con la Francia, sorge Zugarramurdi, il paese delle streghe, dove fantasia e realtà si mescolano per offrire all’immaginazione la possibilità di fare un appassionante viaggio a ritroso nel tempo.
La grotta, a 400 metri da Zugarramurdi, si può visitare fino al tramonto. Non contiene stalattiti né stalagmiti, né vi sono pitture rupestri sulle pareti. Tuttavia, presenta un’attrattiva quasi unica: infatti è avvolta da un alone di magia in quanto fino al Seicento qui si tenevano i cosiddetti akelarre, cioè i riti pagani in cui si suppone che uomini e donne celebrassero banchetti, danze e orge intorno ai falò, alla luce della luna.Museo delle Streghe di Zugarraurdi – Credit: Turismo Navarra
In questo sito riecheggiano la storia e la leggenda. Vale la pena di scoprirlo e, per i più interessati al mondo della stregoneria, è stato anche allestito il museo delle streghe.
Zugarramurdi è un paesino di poco più di 200 abitanti nei Pirenei occidentali della Navarra, quasi al confine con la Francia, ed è una delle tappe dell’Itinerario della stregoneria. Le strade e le case bianche contrastano con le infinite sfumature di verde che colorano l’ambiente circostante. Uscendo dal paese, a solo 400 metri, si può scoprire un sito naturale dalla bellezza impressionante: il ruscello Olabidea – che sgorga nientemeno che dall’Inferno secondo la denominazione “Infernuko erreka”, in lingua basca – ha scavato un tunnel naturale di 120 metri di lunghezza con un’altezza che raggiunge i 12 metri, e due gallerie sopraelevate.Grotta di Zugarramurdi – Foto: Antonio Olza
La grotta non contiene stalattiti, né pitture rupestri, ma presenta comunque una singolare attrattiva per le grandi dimensioni e per la leggenda che la riguarda. Qui infatti risulta facile immaginare come si svolgessero gli akelarre e ambientare i racconti che parlano di stregoneria, di riti pagani e di banchetti di presieduti dal diavolo. Le varie denominazioni di questa grotta sottolineano il rapporto con questo mondo magico. Infatti, è nota come “Sorgin Leze” (grotta delle streghe) nel lato più aperto del tunnel e “Akelarre Leze” (grotta dell’akelarre) nella parte in cui si restringe. Museo delle Streghe di Zugarramurdi – Credit: Turismo Navarr
Mito o realtà? Il fatto è che la storia ha legato per sempre il nome di Zugarramurdi alla stregoneria a causa del famoso processo del 1610. Le costanti dicerie riguardo all’elaborazione di pozioni, di incantesimi e alla stregoneria spinsero l’Inquisitore Valle-Alvarado a mettere sotto processo 40 sospettati a Logroño. Il Tribunale dell’inquisizione condannò al rogo 11 persone: cinque di queste morirono prima dell’esecuzione e fu bruciata la loro effigie. Una targa all’ingresso della grotta ricorda i nomi delle persone condannate.Grotta di Zugarramurdi
Ogni anno il 18 agosto, cioè l’ultimo giorno delle feste patronali, si commemora il passato e si tiene il tradizionale zikiro jate, un pranzo popolare a base di agnello arrostito allo spiedo a cui partecipano 800 persone.
Un comodo percorso collega questa grotta a quella di Sara, quest’ultima oltre confine: è il cosiddetto Sentiero dei Contrabbandieri, di circa 6,75 km, segnalato da un cavallo dipinto di blu e si snoda senza difficoltà tra prati e boschi immersi nella quiete.
Crediti: https://www.turismo.navarra.es