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Contatto con Universi Paralleli: Una Storia Vera – Il Film

 

Quando tutto ebbe inizio…

Nel vasto e misterioso universo in cui viviamo, ci sono eventi che sfidano la nostra comprensione e ci spingono a riconsiderare i confini della realtà. Uno di questi eventi è la missione STS 75 della NASA del 1996, che ha rivelato qualcosa di straordinario: un possibile contatto con universi paralleli. In questo articolo, esploreremo la storia di questa missione, le sue implicazioni e le teorie scientifiche che potrebbero spiegare ciò che è stato osservato.

La Missione STS 75

La missione STS 75 della NASA, avvenuta nel 1996, aveva a bordo due astronauti italiani: Maurizio Cheli e Umberto Guidoni. L’obiettivo della missione era lanciare un satellite speciale attraverso un cavo, dotato di una telecamera sensibile al vicino ultravioletto. Durante la trasmissione in diretta mondiale, all’accensione della telecamera, furono osservati degli strani oggetti luminosi. A prima vista, potevano sembrare detriti spaziali o macchie luminescenti dovute a un malfunzionamento della telecamera. Tuttavia, un’attenta analisi del video rivelò che si trattava di oggetti giganteschi.

La Scoperta Incredibile

Gli oggetti osservati avevano dimensioni stimate tra i 3 e i 4 km di diametro e sembravano orbitare attorno al nostro pianeta. Tuttavia, è più probabile che si trovassero su un pianeta non rilevabile nel nostro spettro visibile, ma solo nella luce ultravioletta. La dimensione degli oggetti fu stimata utilizzando il tether, il cavo utilizzato per lanciare il satellite, che era lungo circa 14 miglia nautiche. Quando questi presunti velivoli luminosi si sovrapponevano al téder, esso poteva essere utilizzato come righello cosmico per ricavare una loro dimensione approssimativa.

La Teoria delle Realtà Parallele

Inizialmente, si pensava che gli oggetti utilizzassero qualche tipo di invisibilità e “intangibilità”, ma le analisi successive portarono alla conclusione che fossero oggetti presenti in una realtà parallela, probabilmente nella Materia Oscura. La Materia Oscura potrebbe rappresentare una possibile scissione dello spazio-tempo materiale, come suggeriscono le teorie del Mondo Brana e delle realtà parallele di Schwarzschild e di altri eminenti scienziati. È possibile che la Materia Oscura non sia visibile perché ha una frequenza visibile e “tangibile” superiore alla nostra in terahertz. Tuttavia, con un’adeguata strumentazione scientifica, è possibile rilevare le onde elettromagnetiche emanate dalle tecnologie di questa presunta civiltà alternativa, poiché lo spettro elettromagnetico sembra essere condiviso tra le varie realtà.

Le Implicazioni della Scoperta

Le telecamere della missione STS 75 rilevarono solo l’emanazione elettromagnetica degli oggetti e non la loro struttura fisica. I velivoli sembravano apparire e sparire nel nulla a tratti, poiché smettevano di emanare energia, probabilmente spegnendo due grandi acceleratori di plasma. Questi acceleratori, nella corretta geometria, potrebbero creare wormholes al centro del velivolo, generati da vortici elettrostatici, permettendo l’elusione della velocità della luce.

L’Ipotesi degli UFO

Vi siete mai chiesti perché esista la leggenda degli UFO e perché molti li vedano e li registrino, senza lasciare tracce del loro passaggio sulla Terra? Molti pensano all’occultamento da parte dei militari, ma potrebbe essere semplicemente perché, quando vengono avvistati, si trovano parallelamente alla Terra e i loro sistemi di viaggio emanano una radiazione nello spettro della nostra luce visibile. Anche Jacques Vallée, noto astronomo e ufologo francese, sostiene questa ipotesi parafisica sull’origine degli UFO.

La Teoria del Mondo Brana di Schwarzschild

La teoria del Mondo Brana e delle realtà parallele, basata sui concetti introdotti da Karl Schwarzschild, rappresenta una delle idee più affascinanti della fisica teorica contemporanea. Questa teoria emerge come una congiunzione di diverse discipline della fisica moderna, tra cui la teoria delle stringhe, la relatività generale e la cosmologia.

Il Mondo Brana

Il termine “brana” deriva da “membrana” ed è utilizzato nella teoria delle stringhe per descrivere entità multidimensionali. Nel contesto del nostro universo, spesso si parla di 3-brane, dato che viviamo in uno spazio tridimensionale. La teoria del Mondo Brana suggerisce che il nostro universo a quattro dimensioni (tre spaziali e una temporale) potrebbe essere una 3-brana che fluttua in un iperspazio a più dimensioni, chiamato “bulk”.

Le Realtà Parallele

Karl Schwarzschild è celebre per aver trovato la prima soluzione esatta alle equazioni di campo della relatività generale di Einstein, descrivendo il campo gravitazionale attorno a una massa sferica non rotante: il buco nero di Schwarzschild. Alcuni fisici hanno ipotizzato che esistano regioni dello spazio-tempo, o brane, che non sono direttamente connesse al nostro universo osservabile, ma che potrebbero interagire con esso indirettamente, come attraverso la gravità.

Conclusioni

La missione STS 75 della NASA e le teorie del Mondo Brana e delle realtà parallele di Schwarzschild aprono nuove prospettive sul nostro universo e sulle sue possibili connessioni con altri universi paralleli. Queste scoperte e teorie ci invitano a ripensare la nostra comprensione della realtà e a esplorare nuove frontiere della fisica e della cosmologia. Chissà quali altri misteri e meraviglie ci riserverà il futuro.

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