Eccoli qui alcuni dei più crudeli e
inumani sistemi di tortura che la Chiesa praticava per commettere i suoi
efferati “crimini contro l’umanità” durante la Santa Inquisizione. E’
inutile dire che questi crimini sono rimasti impuniti!
Cominciamo dalla più nota e forse la “meno” crudele:
1) IL ROGO
Dopo breve tempo dalla sentenza aveva luogo l’esecuzione, molto
spesso era pubblica e si svolgeva in una piazza. La forma più antica
di punizione delle streghe e per gli eretici.
In Scozia, il rogo di una strega era preceduto da giorni di
digiuno e di solenni prediche. La strega prima veniva strangolata e poi
il suo corpo (In stato di semi-incoscienza) era scaricato in un barile
di catrame prima di essere legato a un palo e messo al rogo. Se la
strega, nonostante tutto, riusciva a liberarsi dalle fiamme, la gente la
spingeva dentro nuovamente.
2) IL TOPO
Passiamo ad un’altra “Tecnica” di punizione, anch’essa inflitta
alle streghe e agli eretici: un topo vivo veniva inserito nella vagina o
nell’ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e
spesso, l’apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente
una via d’uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei
suppliziati.
3) LE TURCAS
Questo mezzo era usato per lacerare e strappare le unghie. Dopo
lo strappo, degli aghi venivano solitamente inseriti nelle estremità
delle falangi.
4) PULIZIA DELL’ANIMA
Era spesso creduto, nei paesi cattolici, che l’anima di una
strega o di un eretico fosse corrotta e sporca, per pulirla prima del
giudizio, le vittime erano forzate a ingerire acqua calda, carbone e
perfino sapone. La famosa frase “sciacquare la bocca con il sapone”‘ che
si usa oggi, risale proprio a questa tortura.
5) PINZE PER LA LINGUA
Inflitta
solitamente alle streghe colte in flagranza di maleficio verbale.
Forbici affilatissime con le quali il carnefice tagliava parte della
lingua alla vittima, lasciandola poi morire dissanguata.
6) MASTECTOMIA
Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore
fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. la carne delle
donne era lacerata per mezzo di tenaglie il più delle volte attrezzi
diabolici erano arroventati. Uno dei più famosi casi che si conosca in
cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere
già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, e i suoi seni
furono strappati e furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli
adulti.
7) LA PRESSA
Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di
morte. Adottata come misura giudiziaria durante il quattordicesimo
secolo, raggiunse il suo apice durante il regno di Enrico IV. In
Bretagna venne abolita nel 1772.
8) LA CREMAGLIERA
Era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La
vittima veniva legata sulla tavola, caviglie e polsi mentre i rulli
erano passati sul corpo della vittima fino a slogare tutte le
articolazioni.
9) LA FORCHETTA
Nota anche come “supplizio
dell’eretico”, era uno stumento di tortura che consisteva in una cinghia
di cuoio legata intorno al collo della vittima e a cui erano fissate
due forche, una posta sotto il mento e l’altra sul torace. Questo
strumento impediva al condannato di muovere il capo in qualsiasi
direzione, per non pregiudicare i punti vitali, e lo costringeva a una
veglia forzata.Impedire al prigioniero di addormentarsi,
solitamente tramite immersioni continue in acqua, era infatti una
tortura piuttosto usata ed efficace, inoltre non lasciava segni o
lesioni che avrebbero potuto essere usati come prove materiali degli
eccessi subiti dagli imputati. Successivamente l’inquisizione scelse di
inasprire questo metodo tramite l’uso della succitata forchetta o,
peggio, sottoponendo l’imputato al supplizio della “culla di giuda”
10) LA CANDELA DELLA STREGA
La candela accesa veniva posta all’interno della
bocca della strega, che era legata su un piano orizzontale, in questo
modo la cera le colava sul volto, provocando tremende ustioni a tutto il
viso, poichè le candele in sego utilizzate durante il periodo
medioevale raggiungevano un’elevata temperatura di scioglimento.
11) IMPALAMENTO
L’impalamento era un antico metodo di messa a morte di una
persona tramite tortura, consistente nell’infilzare il condannato con un
palo di legno usualmente attraverso un orefizio o il perineo, per poi
sollevarlo in posizione verticale fissando il palo nel terreno. Se non
venivano lesi organi vitali, il supplizio poteva protrarsi per molti
giorni, prima della morte.