Se sei di Roma oppure hai in programma un viaggio nella capitale, puoi visitare le opere dei grandi artisti del Barocco, come Caravaggio e Bernini, gratuitamente. Non solo loro ovviamente. Anche Raffaello, Bramante, Guercino. Dove? Te lo spieghiamo noi. Abbiamo pensato infatti di creare un tour virtuale con mappa, tragitti e informazioni pratiche per farti conoscere le meraviglie del Rinascimento e del Barocco in maniera del tutto gratuita. Iniziamo il viaggio.
Prima tappa: Caravaggio. Chiesa di San Luigi dei Francesi vicino a Piazza Navona
Iniziamo il nostro percorso da Piazza di San Luigi de’ Francesi, tra Pantheon e Piazza Navona,
nel centro di Roma, dove si trova la Chiesa di San Luigi dei Francesi
(datata 1589), un vero e proprio gioiello d’arte barocca, famosa per
ospitare importanti opere d’arte tra cui tre capolavori assoluti di
Caravaggio. All’interno della chiesa si trova infatti la Cappella
Contarelli con il trittico di Caravaggio composto da: Il Martirio di San Matteo, La Vocazione di San Matteo e San Matteo e l’angelo. Il crudo e drammatico realismo, nelle sue ombre e luci, fanno di queste tre opere la massima rappresentazione dell’arte sacra.
Per ammirarle in tutto il loro splendore è necessario inserire una moneta da un euro che accende l’illuminazione su tutta la cappella. Ne vale davvero la pena. La luce inonda lo spazio e la magia di questi capolavori inizia a rivivere.
La Vocazione di San Matteo nella cappella
Contarelli, nella Chiesa di San Luigi dei Francesi. (Photo credit should
read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Seconda tappa: Caravaggio, Bernini, Raffaello. Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, vicino a Piazza Navona
Proseguendo verso Piazza Navona, la più bella piazza barocca di Roma, puoi entrare nella Basilica di Sant’Agostino, una meraviglia del Rinascimento italiano. Al suo interno, tra le altre opere più significative, c’è la Madonna del Loreto di Caravaggio, detta anche Madonna del Pellegrini. Si tratta di uno dei più celebri dipinti del Caravaggio.
Particolare della “Madonna del Loreto” di Caravaggio, detta anche “Madonna del Pellegrini”. Opera di Caravaggio del 1604/1606
Quando Caravaggio viene incaricato di realizzare questo quadro per
l’altare della chiesa di Sant’Agostino, decide di utilizzare come
modella, Maddalena Antognetti (Lena), prostituta e sua amante. E infatti questa Madonna ha un abbigliamento povero,
tipico dei popolani, lontano dalla figura angelica e ultraterrena, a
cui ci ha abituati l’immaginario iconografico religioso. L’unico
elemento divino è rappresentato dai piedi della Vergine:
se guardi bene sembra che la Madonna stia per toccare il terreno dopo
essere scesa dal cielo perché tocca la terra solo con le punte.
Particolare dei piedi della Madonna dei
Pellegrini. I piedi sono l’unico elemento che la rappresenta come
divina, visto l’aspetto umile e dimesso della Vergine, presumibilmente
il ritratto dell’amante di Caravaggio, la prostituta Lena.
Caravaggio dipinge sempre i suoi personaggi come uomini e donne umili e poveri,
anche quando si tratta di santi, perché questo, per lui, è il modo
migliore per rappresentare la Chiesa delle origini, che la corrente del
pauperismo voleva riportare in vita.
Il terzo pilastro di sinistra della navata centrale ospita invece il Profeta Isaia (1512), importante affresco di Raffaello, mentre sull’altare maggiore, realizzato nel 1627 dal Bernini, si trova la Vergine con Bambino proveniente dalla chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli. Da non perdere anche la pala raffigurante Sant’Agostino, Giovanni Evangelista e Girolamo del Guercino (1591-1666) situata nella cappella del transetto destro.
Particolare dell’affresco del Profeta Isaia (1512), importante affresco di Raffaello
La Basilica di Sant’Agostino è una delle prime chiese romane costruite durante il Rinascimento e la vista di questi due capolavori di Caravaggio e Raffaello, bastano da soli per farti varcare la soglia della Basilica.
Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio con opere di Caravaggio, Bernini, Raffaello (foto: wikipedia.org)
Terza tappa: Caravaggio e Bernini. Basilica di Santa Maria del Popolo a Piazza del Popolo
Ora prosegui verso Piazza del Popolo. Tra le chiese più belle di Roma, la Basilica di Santa Maria del Popolo nell’omonima piazza che fu risistemata in pieno ‘600. La Basilica è famosa per conservare al suo interno le opere d’arte di Caravaggio, Raffaello, Bramante, Bernini e Pinturicchio.
La Cappella Cerasi ad opera di Caravaggio
All’interno della Basilica di Santa Maria del Popolo si trova la Cappella Cerasi con due capolavori di Caravaggio: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo.
Particolare della Conversione di San Paolo di Caravaggio. Foto Wikipedia
La pala d’altare, invece, raffigurante l’Assunzione della Vergine, è
di Annibale Caracci. Le tele, commissionate al Caravaggio nel settembre
del 1600 dal cardinale Tiberio Cerasi, hanno una straordinaria forza
espressiva e introducono una serie di soluzioni stilistiche innovative.
Particolare della crocifissione di San Pietro, opera di Caravaggio nella Basilica di Piazza del Popolo
La Cappella Chigi, lo scrigno dei tesori di Raffaello
Se guardi a sinistra , la seconda nicchia è la Cappella Chigi, disegnata e progettata da Raffaello Sanzio, su commissione del banchiere Agostino Chigi.
Dove mangiare a Piazza del Popolo e dintorni
Puoi scegliere di mangiare in uno dei numerosi ristoranti della zona. Noi ti consigliamo il Bistrot Colbert il ristorante e caffetteria all’interno di Villa Medici, dal 1803 sede dell’Accademia di Francia a Roma. Non solo un luogo dove mangiare bene ma anche uno spazio unico dove ammirare la “grande bellezza di Roma”.
Vista della facciata di Villa Medici dove puoi ammirare lo stupendo giardino. All’interno il Bistrot Colbert. Foto Wikipedia
Quarta tappa: Bernini nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria
In via XX Settembre, tra Porta Pia e Via Nazionale, c’è la chiesa Barocca di Santa Maria della Vittoria. Famoso al suo interno lo spettacolare gruppo scultoreo della Transverberazione di Santa Teresa d’Avila, opera di Gian Lorenzo Bernini, compiuta per il cardinale veneziano Federico Cornaro tra il 1644 e il 1652. Il gruppo scultoreo con santa Teresa d’Avila e l’angelo che le trafigge il cuore con un dardo, sono illuminati da una luce spiovente dall’alto, come guidata dai raggi metallici dorati sullo sfondo. Uno spettacolo per gli occhi e l’anima. A consumer should ask about mail order options as well clomid for sale. Buying enough medication ahead of time can ensure access without breaking the bank.
Una delle opere d’arte più celebrate della
storia: l’Estasi di Santa Teresa di Bernini, nella chiesa di Santa Maria
della Vittoria.
Quinta tappa: a Trastevere per vedere Bernini nella Chiesa di San Francesco a Ripa
Nel variopinto quartiere Trastevere puoi ammirare invece la Chiesa di San Francesco a Ripa nell’omonima via. Sopra l’altare della cappella Paluzzi Albertoni, vi è la scultura della Beata Ludovica Albertoni, scolpita da Gian Lorenzo Bernini
per il cardinale Paluzzi tra il 1671 e il 1675. La statua, vero
esempio di trasporto mistico-carnale ed estasi barocca, è collocata su
uno spettacolare drappo scolpito, sopra l’altare della cappella. La
parete di fondo, sempre secondo i suggerimenti di Gian Lorenzo Bernini, è
stata scenograficamente arretrata per permettere alla luce di penetrare
nell’ambiente da due finestre laterali nascoste, creando un effetto
quasi soprannaturale, proprio come nell’Estasi di Santa Teresa della
chiesa di Santa Maria della Vittoria.
Estasi della Beata Ludovica Albertoni di Gian Lorenzo Bernini nella Chiesa San Francesco a Ripa a Trastevere